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Credito di imposta per spese di ricerca e sviluppo. Beneficio fiscale sostanzioso

Sempre più startup e pmi innovative sono interessate al tema dei costi per ricerca e sviluppo, in quanto il sostenimento degli stessi è uno dei requisiti richiesti, alternativamente ad altri, per accedere o mantenere l’iscrizione agli appositi albi delle Camere di Commercio, con conseguente ottenimento di un ampio ventaglio di vantaggi.

Le spese di ricerca e sviluppo, inoltre, offrono alle aziende, non solo quelle innovative, l’opportunità di beneficiare di un consistente credito di imposta, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015.

Dal primo gennaio 2016 è possibile fruire del credito di imposta per le spese di ricerca e sviluppo per gli investimenti realizzati nel 2015. L’agevolazione è pari al 25% delle spese incrementali sostenute annualmente nel periodo 2015-2019 rispetto alla media realizzata nei 3 anni precedenti.

L‘importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese per attività di R&S non siano inferiori a € 30.000,00. I costi che rientrano nella agevolazione sono ammissibili indipendentemente dal trattamento contabile e, quindi, dalla eventuale capitalizzazione degli stessi.

L`Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato la circolare 5/E del 16.03.2016 che fornisce le istruzioni e le linee guida per beneficiare del credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo 2015-2019.

Il nuovo credito d`imposta, si specifica, ha rapida fruizione, in quanto è concesso in maniera automatica, a seguito dell`effettuazione delle spese agevolate, e fruibile in dichiarazione.

Le attività di ricerca e sviluppo sono volte all’acquisizione di nuove conoscenze, all’accrescimento di quelle esistenti e all’utilizzo di tali conoscenze per nuove applicazioni, chiarendo pertanto che tali attività possono essere svolte anche in ambiti diversi da quelli scientifico e tecnologico.

Novità importanti contenute nella circolare sono relative ai costi ammissibili ed oggetto di agevolazione:

sono senz’altro ammessi i costi sostenuti in relazione ad un eventuale contratto di lavoro dipendente stipulato con l`amministratore che svolge attività di ricerca e sviluppo, laddove tale rapporto sia validamente costituibile. In base alle medesime considerazioni, si ritiene che siano agevolabili anche i compensi corrisposti all’amministratore, non dipendente dell`impresa, che svolge attività di ricerca e sviluppo;

possono essere agevolabili anche i costi sostenuti per l`attività di ricerca svolta da professionisti in totale autonomia di mezzi e di organizzazione e per personale tecnico addetto a ricerca e sviluppo anche non laureato;

– in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta da personale altamente qualificato, il credito di imposta per le relative voci di spesa sale al 50%;

– sono tuttavia agevolabili ai sensi della lettera d), i costi sostenuti per il personale tecnico, anche se non “altamente qualificato”, purché  impiegato nelle attività di ricerca eleggibili;

– sono ammissibili i costi sostenuti per consulenze propedeutiche ad un brevetto quali, ad esempio, due diligence, predisposizione accordi di segretezza, predisposizione accordi di cessione o concessione in licenza, trascrizione o annotazione nei registri di pubblicità legale. Sempre a titolo esemplificativo, i servizi connessi al procedimento di brevettazione o registrazione quali: studi su brevettabilità, freedom to operate, deposito della domanda o di registrazione, estensione della domanda di brevetto o registrazione, conversione ed ogni istanza a queste connesse, comprese le eventuali traduzioni, mantenimento in vita.

Si ricorda che le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale devono avvalersi di un revisore o di una società di revisione legale dei conti scritti nel registro dei revisori che certifichi la documentazione contabile richiesta per fruire dell’agevolazione. Tuttavia la spesa per ottenere la certificazione, fino all’importo di euro 5.000 annui, fruisce  anch’essa del credito di imposta.

Infine, si chiarisce che i costi ammissibili al credito di imposta rilevano per l`intero ammontare anche ai fini della determinazione del reddito agevolabile da Patent box.

Il credito di imposta per le aziende che sostengono spese in ricerca e sviluppo è una opportunità da non perdere per ottenere risparmi fiscali. Vuoi saperne di più per la tua azienda, oppure hai la necessità di far certificare le spese di ricerca e sviluppo che hai sostenuto? Contattaci senza impegno, il primo incontro informativo è gratuito.

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