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Scommettere sulle startup. Aderire da informati al crowdfunding.

L’investimento nelle startup e nelle PMI innovative consente alle persone fisiche una detrazione Irpef del 19% dell’investimento (fino a un massimo investito pari a 500mila euro) e alle persone giuridiche una deduzione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento (fino a un massimo investito pari a 1,8 milioni di euro).

Per scommettere su una startup o PMI innovativa si può ricorrere al crowdfunding.  Se ne parla sempre più spesso, soprattutto per raccontare le storie di chi, attraverso questa forma di finanziamento, ha potuto coronare un sogno imprenditoriale o ha fatto decollare una start up innovativa.
Più raro che le opportunità del crowdfunding siano analizzate dal punto di vista degli investitori, in gran parte privati cittadini. E dunque quali sono le tutele, i diritti e i rischi a cui si assoggettano coloro che vogliono partecipare di tasca propria a progetti che si avvalgono del crowdfunding?

A riepilogare l’argomento ci ha pensato la Consob, che ha realizzato un vademecum per chi non sia un professionista del credito ma voglia comunque investire nel crowdfunding. Un’iniziativa che rientra nel ruolo della Consob di creare un “ambiente” affidabile nei confronti del crowdfunding, informando su caratteristiche, requisiti, modalità operative e inquadramento legale di questa realtà, in modo da tracciare un percorso di investimento consapevole.

Il percorso.  E così, per accedere alla sezione del portale Consob in cui si può aderire alle offerte di crowdfunding, occorre prima compilare un apposito questionario online da cui risulti che si è preso visione delle informazioni messe a disposizione e che si conoscono le caratteristiche e i rischi di investire in startup innovative. Infatti una delle caratteristiche della “via italiana” al crowdfunding sta proprio nel fatto che è consentito solo per finanziare le cosidette “start up innovative”.

Il percorso d’investimento parte consultando i portali online che si occupano di equity crowdfunding, dove si trovano i progetti in cerca di finanziatori, presentati con schede standard che forniscono tutte le informazioni necessarie (come la mission dell’impresa, gli obiettivi, le persone coinvolte, l’investimento richiesto).

Identificato il progetto su cui puntare e dimostrato di aver capito caratteristiche e rischi dell’investimento, si passa a sottoscrivere l’impegno. Il gestore del portale ha solo un ruolo di mediatore: non può raccogliere il denaro né eseguire direttamente gli ordini di adesione ma deve appoggiarsi a una banca o a una Sim, che provvederanno a perfezionare la sottoscrizione degli strumenti finanziari e a raccogliere le somme in un conto indisponibile a favore dell’emittente.

Non è detto, però, che poi l’investimento si realizzi. Dal momento in cui gli investitori aderiscono online a un’offerta su un portale al momento in cui entreranno effettivamente in possesso degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta potrebbe trascorrere del tempo e talvolta l’offerta potrebbe anche non essere andata a buon fine perché non ha raggiunto gli obiettivi dichiarati. E se anche fa centro, prima di essere definitivamente approvata, l’offerta viene verificata per controllare due requisiti necessari: che il 5% degli strumenti finanziari offerti sia stato sottoscritto da investitori professionali e che siano state rispettare tutte le condizioni previste nell’offerta.

Cambiare idea. Ma se è l’investitore a cambiare idea e a voler tornare sui suoi passi? La legge riconosce la possibilità di recedere ma fissa anche le modalità per farlo: occorre comunicare la propria decisione alla piattaforma web, seguendo la prassi indicata sul portale, entro sette giorni dall’adesione o dalla data in cui sono state diramate nuove informazioni (come la segnalazione di un errore materiale) rispetto a quelle esposte sul portale al momento dell’adesione. E in entrambi i casi i soldi versati devono essere restituiti.

E se si vuole porre termine a quest’investimento dopo alcuni mesi o anni? Trattandosi di strumenti finanziari che non possono per legge essere negoziati in mercati organizzati, liquidarli o quantificarne il valore effettivo può rivelarsi difficile o persino impossibile. E quindi può capitare di dover attendere a lungo prima di trovare un acquirente e di dover accettare una cifra lontana da quella investita in partenza.

Approfondisci tutti i vantaggi e le misure di sostegno previste per le startup e le PMI innovative. Se vuoi dare vita ad un progetto imprenditoriale o vuoi finanziare le idee di un imprenditore innovativo, visita il nostro sito web e contattaci per ogni ulteriore richiesta.