La Commissione Europea lo scorso 18 settembre ha espresso parere positivo sul nuovo regime italiano adottato per gli “Incentivi fiscali all’investimento in startup innovative”, dando il via libera all’innalzamento dei benefici riservati a chi investe nelle startup innovative previsto dalla Legge di Bilancio 2017.
La questione riguarda gli incentivi fiscali in investimenti in equity nelle startup innovative e la notizia del via libera comunitario alle nuove misure è stato reso noto dal Mise con una nota del 2 ottobre.
Prima delle modifiche appena divenute operative, il regime prevedeva una detrazione d’imposta lorda per le persone fisiche pari al 19% dell’importo investito nel capitale sociale di una startup innocvativa, sino a un importo massimo di 500mila euro l’anno, estendibile al 25% in caso di startup innovative a vocazione sociale.
Per le imprese che investono in startup innovative, il previgente beneficio consisteva in una deduzione dal reddito imponibile pari al 20% dell’importo investito nel capitale sociale fino a un importo massimo di investimento di 1,8 milioni , estendibile al 27% in caso di startup innovative a vocazione sociale o in startup che sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi esclusivamente ad alto valore tecnologico nel settore dell’energia.
Tali soglie di agevolazione erano state moficicate, innalzandole, con la legge di Bilancio 2017, che ha modificato il regime sugli incentivi agli investimenti in equity (quote di capitale sociale) in startup innovative a partire dagli investimenti effettuati con decorrenza dal 1 gennaio 2017.
Le novità riguardano l’innalzamento della soglia degli incentivi fiscali, ed in particolare:
– per le persone fisiche è prevista una detrazione dall’IRPEF lorda pari al 30% della somma investita nel capitale sociale delle startup innovative, fino ad un investimento massimo di un milione di euro annui.
– per le persone giuridiche (società) il beneficio consiste in una deduzione dall’imponibile IRES pari al 30% dell’investimento, con tetto massimo di investimento annuo pari a 1,8 milioni di euro per ciascun periodo di imposta.
Gli incentivi sono usufruibili sia in caso di investimenti diretti, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) e di altre società che investono prevalentemente in tali società. Gli investimenti devono essere mantenuti per un periodo di almeno 3 anni.
La legge di Bilancio 2017 ha reso permanenti questi incentivi, senza più un orizzonte temporale limitato.
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