La regolarità del pagamento dei canoni di affitto è un tema di grande attualità e un argomento molto caldo se si considera anche le difficoltà che la crisi economica ha generato in questi ultimi anni. Nel caso in cui le parti abbiano concluso un regolare contratto di locazione e l’inquilino non corrisponda il canone pattuito, il proprietario dell’immobile ha la possibilità di rivolgersi al Giudice, avvalendosi del procedimento di sfratto per morosità, per chiedere il pagamento dei canoni scaduti e non pagati nonché il rilascio dell’immobile da parte dell’inquilino moroso. Si tratta di una procedura piuttosto snella con la quale si può ottenere la restituzione del fabbricato in tempi abbastanza rapidi, se si considera la complessità e i tempi della giustizia del nostro Paese.
Ma ti sei mai chiesto se l’affitto è “in nero” come può tutelarsi il proprietario?
In assenza del contratto di affitto mancano i presupposti per poter avviare l’azione di sfratto che, come noto, ha il vantaggio di essere più celere e meno dispendiosa di altre azioni. Il proprietario dovrà quindi necessariamente agire in giudizio con un’azione ordinaria per chiedere il rilascio dell’immobile da parte dell’inquilino che occupa lo stabile senza titolo e il conseguente risarcimento del danno. Ciò comporta, necessariamente, tempi decisamente più lunghi per liberare lo stabile occupato con conseguente lievitazione dei costi del giudizio.
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